Al Teatro Sociale di Bergamo vengono messi in scena tre lavori firmati dal regista argentino, corredati da un ciclo di conferenze.
La stagione bergamasca “Altri Percorsi” dedica una personale all’attore e regista argentino César Brie, nell’ambito di una programmazione sensibile alle tematiche della contemporaneità. Tre sono gli spettacoli che vanno in scena al Teatro Sociale nella Città Alta, corredati da una serie di conferenze.
Il primo appuntamento, il 19 febbraio alle ore 21, consiste nella riflessione La volontà. Frammenti per Simone Weil, opera vincitrice del Bando “I teatri del sacro” 2014/2015. Si tratta di un viaggio nell’interiorità per sondare i turbamenti dell’animo umano. “Il pensiero della Weil - spiega César Brie - operaia, sindacalista, poetessa e filosofa, ci interroga con una forza sconvolgente. Si occupava degli uomini e dimenticava se stessa. Morì di stenti, in esilio”. Questioni di grande attualità vengono filtrate attraverso l’ottica di una donna che ha vissuto intensamente, cercando la verità e la vita, fra contraddizioni e squarci profetici.
Segue, il 23 marzo, Ero, un percorso quasi autobiografico attraverso le parole, che indaga sul bambino nascosto dentro al vecchio e sul vecchio che non vuole più il bambino. Il 15 aprile si chiude il ciclo con La mite, liberamente tratto da Fëdor Dostoevskij, atto unico sul “suicidio mite” di una ragazza che, abbandonata la vita, dialoga con il marito disperato, uomo freddo e severo, portandolo a capire ciò che egli ha cagionato.